Sorgenti di Diossine
Esistono diverse diossine di origine naturale, prodotte da spugne di mare o dall’attività di determinati funghi. Per quanto riguarda le sorgenti antropiche, le diossine sono principalmente sottoprodotti di processi industriali. Ad esempio sono prodotti indesiderati di processi quali sbiancatura della carta (con additivi a base di cloro), fusione, incenerimento, e durante la produzione di alcuni erbicidi e pesticidi. In termini di rilascio di diossina nell’ambiente, l’incenerimento di rifiuti non controllati (rifiuti solidi e rifiuti ospedalieri) è spesso il maggior colpevole, poiché le diossine si formano soprattutto durante i processi di combustione incompleta.
Anche se la formazione di diossine è locale, la distribuzione ambientale è globale. Le diossine si trovano in tutto il mondo e in diversi ambienti. I più alti livelli di questi composti si trovano in alcuni suoli, sedimenti e cibo, in particolare in prodotti della catena lattiero-caseario, carne, pesce e crostacei. Livelli molto bassi si trovano nelle piante, acqua e aria.
Incidenti e contaminazione da Diossina
Molti paesi controllano il loro approvvigionamento di generi alimentari rispetto al contenuto di diossine. Ciò ha portato alla diagnosi precoce di contaminazione e ha spesso impedito un impatto su larga scala. In molti casi la contaminazione da diossina viene introdotta attraverso la contaminazione dei mangimi utilizzati per il nutrimento degli animali.
Alcuni eventi di contaminazione da diossina sono stati più significativi, con implicazioni estese in molti paesi. Ad esempio, alla fine del 2008 l’Irlanda ha ritirato molte tonnellate di carne di maiale e di prodotti suini, poiché erano stati rilevati livelli di diossine di oltre 200 volte il limite di sicurezza. La contaminazione è stata verificata e scoperta maggiormente nei mangimi utilizzati.
Nel 1999, alti livelli di diossine sono stati trovati in pollame e uova prodotti in Belgio. Anche qui, la causa è stata individuata nei mangimi animali contaminati con olio industriale di scarto a base di PCB, smaltito in maniera illegale.
Grandi quantità di diossina sono stati rilasciati in un grave incidente in una fabbrica chimica a Seveso, Italia, nel 1976. Una nube di sostanze chimiche tossiche, tra cui TCDD, è stata rilasciata nell’ aria e ha contaminato una superficie di 15 chilometri quadrati (37 000 abitanti). Studi svolti sulla popolazione colpita continuano a determinare effetti sulla salute umana ancora oggi.
TCDD è anche stato ampiamente studiato per gli effetti sulla salute legati alla sua presenza come contaminante in alcuni lotti di erbicida Agente Arancio, utilizzato come defoliante durante la guerra del Vietnam (1955-1975). Una correlazione con certi tipi di cancro e diabete è ancora oggi oggetto di indagine.
Sebbene tutti i paesi possano essere influenzati, la maggior parte dei casi di contaminazione sono stati segnalati nei paesi industrializzati, dove la contaminazione degli alimenti è verificata con monitoraggio adeguato, e una maggiore consapevolezza del pericolo ha consentito lo sviluppo di nuove metodiche di rilevamento e monitoraggio delle diossine.