Per capire meglio il motivo per cui l’inquinamento dell’aria nella Pianura Padana sta peggiorando, ti spiego qualche dettaglio in più sulla situazione geografica della regione.
La Pianura Padana è un’ampia pianura situata nel nord Italia, ed è una delle aree più industrializzate e popolate del paese. Proprio per questo, purtroppo, la qualità dell’aria spesso ne risente.
L’anno scorso, in particolare, la situazione è stata preoccupante: la Pianura Padana ha registrato i livelli più elevati di inquinamento atmosferico in tutta Europa! Questo è dovuto principalmente all’elevato traffico veicolare e all’industria, che emettono una grande quantità di sostanze inquinanti nell’aria.
Insomma, la situazione è piuttosto seria, ma ci sono anche molte iniziative e progetti in corso per cercare di migliorare la qualità dell’aria nella regione.
Innanzitutto, ci sono diversi fattori che contribuiscono all’inquinamento atmosferico in questa zona. Uno di questi è l’intenso traffico di auto e camion, che produce una grande quantità di sostanze inquinanti nell’aria. Inoltre, la diffusa attività industriale nella Pianura Padana è un altro importante fattore che contribuisce all’inquinamento atmosferico.
Ma c’è di più: a rendere la situazione particolarmente critica sono anche le condizioni climatiche orografiche e meteorologiche della regione. Infatti, queste condizioni contribuiscono ad aumentare le concentrazioni di PM10, PM2.5 e PM1 nell’aria, e rendono difficile e lenta la dispersione degli inquinanti.
Come si può notare dall’immagine sopra, la sua posizione geografica circondata da montagne (le Alpi e gli Appennini), con il mare Adriatico a est, creano una condizione particolarmente complessa per la dissipazione dell’aria inquinata, sarebbe come paragonare a un pallone aerostatico, una solo zona di ingresso dell’aria e nessuna uscita, non permettendo così la creazione di una corrente d’aria per cambiarla.
Il PM, ovvero il “Particulate Matter”, è costituito da piccole particelle che si trovano nell’aria e che possono essere inalate dall’uomo. Queste particelle hanno dimensioni microscopiche, ma sono comunque superiori a quelle di una molecola.
Il particolato atmosferico può essere prodotto e immesso nell’atmosfera da alcune fonti specifiche, ma si può anche formare per fenomeni di condensazione dei gas. È una quantità molto più complessa di un gas e deve essere caratterizzata in termini di concentrazione, composizione chimica, dimensione delle particelle, fase (solida o liquida) e morfologia.
Purtroppo, la presenza di particelle PM10, PM2.5 e PM1 nell’aria può rappresentare un rischio per la salute umana.
Infatti, questi particolati sono stati collegati a problemi respiratori, malattie cardiache e addirittura al cancro.
Insomma, è importante monitorare attentamente la concentrazione di particelle nell’aria e cercare di ridurre l’emissione di sostanze inquinanti, per proteggere la nostra salute e l’ambiente circostante.
Per saperne di più sul PM e conoscere tutti i suoi effetti sul nostro organismo, vi consiglio di leggere l’articolo “Aerosol Inquinante Atmosferico”.
Cosa si può fare per proteggersi da queste particelle nocive?
L’ARPA (Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale) svolge un importante lavoro di monitoraggio dell’aria su tutto il territorio; attraverso i diversi siti ARPA, è possibile visualizzare gli indici di qualità dell’aria (PM10, PM2.5 e PM1) del proprio comune. Ecco l’elenco dei siti ARPA (della zona della pianura padana) per controllare l’aria nel vostro comune:
Nel caso in cui i valori siano superiori al limite di soglia raccomandato, la cosa migliore da fare è rimanere in casa il più possibile ed evitare le aree a punti rossi, dove la soglia è superiore al limite di sicurezza.
Se dovete uscire all’aperto, assicuratevi di indossare una maschera per proteggere i vostri polmoni – ricordate di controllare che la maschera sia efficace e in grado di bloccare il passaggio di queste particelle.
Con così tante auto e camion in circolazione, non sorprende che l’aria sia ogni giorno più inquinata.
Un altro fattore è l’attività industriale della zona. Ci sono molte fabbriche e centrali elettriche che rilasciano emissioni nocive nell’aria.
Ormai, esistono dei dispositivi piccoli e meno costosi in grado di monitorare la qualità dell’aria negli ambienti chiusi, come la nostra casa e uffici.
L’inquinamento atmosferico nella Pianura Padana è un problema molto serio, ogni anno migliaia di anziani e bambini si recano in ospedale per problemi respiratori.
Il governo è consapevole del problema e sta lavorando per migliorare la qualità dell’aria nella Pianura Padana.
Ecco alcuni delle iniziative che il governo italiano sta portando avanti per migliorare la qualità dell’aria nella Pianura Padana, in collaborazione con le associazioni ambientaliste:
Nel frattempo, i residenti della zona dovrebbero prendere provvedimenti per proteggersi dagli effetti nocivi dell’inquinamento atmosferico.
Fonte: https://www.salute.gov.it/imgs/C_17_opuscoliPoster_283_ulterioriallegati_ulterioreallegato_7_alleg.pdf
https://www.ge.infn.it/~prati/Ecologia%20Urbana/particolato%20atmosferico_SA.pdf
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